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La Fondazione di Caelyn

 


Il viaggio verso l'oriente fu tranquillo per i siry, e ciò fu identificato come presagio di fortuna e di benevolenza da parte di Jeddah, finché nel ventinovesimo giorno di navigazione, una tremenda tempesta si avventò sull'imponente flotta siryca mandandola fuori rotta facendo temere ai marinai la fine della loro avventura. Ma all'alba del trentesimo giorno, il sole tornò a brillare e le vedette avvistarono le coste di una nuova terra. Presagendo il tutto come volontà divina, i siry sbarcarono nel Bannoch, alla foce del fiume che i Fynn chiamavano Lysen fondando un primo insediamento. Le tribù Fynn che abitavano nelle zone limitrofe al luogo dello sbarco dei siry rimasero inizialmente a distanza, evitando i contatti con i nuovi giunti.

Nelle cittadelle fortificate i capi delle tribù discutevano se fosse opportuno instaurare un contatto con i nuovi giunti, oppure scacciarli dalla propria terra. I Foheri stessi si trovarono estremamente divisi sulla questione, ma per evitare inutili contrasti i Fynn decisero di non intervenire. I primi mesi di vita nella nuova terra per i siry furono un vero inferno: finiti i viveri, il loro alto numero non permetteva ai coloni di trovare sufficienti risorse per vivere. Scoppiarono epidemie, contrasti e in molti morirono di fame. Fu di nuovo Petyr Thorne,ormai capo indiscusso dei siry, a risolvere la situazione. Guidò un drappello di uomini lungo il corso del fiume Lysen, cercando nuove terre adatte alla coltivazione e zone ricche di selvaggina per procurare cibo. Durante la spedizione, i siry si imbatterono in un gruppo di Fynn dispersi attaccati da un enorme orso. Petyr si scontrò contro l'orso, salvando la vita ai Fynn e sopratutto a colei che li guidava, Magda della tribù dei Carryn, figlia del capo dell'omonima cittadella e Fohera.

Come ricompensa per il proprio salvataggio e venuta a conoscenza della storia e delle condizioni dei siry, la giovane Fohera promise di aiutare Petyr e la sua gente. Fu così, che convinto dalle parole di Magda Carryn, il consiglio dei Foheri accettò di aiutare i siry. Per la prima volta dopo mesi, i Fynn andarono in aiuto dei siry, rifornendoli di cibo e aiutandoli ad espandere la propria città. In questo clima di scambio e di collaborazione, Fynn e siry impararono reciprocamente l'uno dall'altro: i Fynn insegnarono ai siry come costruire armi in metallo invece che in bronzo e a utilizzare al meglio la pietra per le proprie costruzioni. I siry insegnarono invece tecniche agricole migliorate per ottimizzare la rendita dei campi e sopratutto l'uso in battaglia del cavallo. Alcuni Fynn giunsero persino a convertirsi al culto di Jeddah. Fu così che dopo sei anni, la città di Caelyn fu del tutto fondata e tale evento coincidette con il matrimonio tra Magda Carryn e Petyr Thorne, visto tra molti come il punto di massima unione tra i due popoli.

Non tutti però vedevano di buon occhio tale unione: i Fynn delle regioni orientali e della Spina di Corbec vedevano l'adorazione del Dio dei siry come una minaccia alle proprie tribù, in cui il concetto di Dio era totalmente inesistente e sostituito dalla filosofia del Gwenneth. Tra questi vi erano anche i Carryn amareggiati dall'unione di una dei propri membri, per giunta Fohero, con gli stranieri. Alcuni dei siry invece, iniziavano a non vedere di buon occhio i Fynn.


Inizialmente avevano accettato il fatto che molti di loro non si fossero convertiti al culto di Jeddah, convinti che un popolo che avevano considerato così buono non avrebbe tardato a convertirsi. Ma agli ostinati rifiuti e agli scherni di alcuni Fynn, questi siry risposero con la rabbia e varie volte lo spargimento di sangue fu fermato dal buon senso comune. Ad ogni modo, nonostante queste tensioni, per i primi dieci anni dal loro sbarco nel Bannoch, i siry convissero in pace ed armonia con i Fynn, prima che le tensioni esplodessero del tutto.

 

La Guerra delle mille Lacrime


Dopo dieci anni, Caelyn era diventata ormai una città prospera, popolosa e fiorente. Inoltre, saputo della fondazione di uno stato dedito al culto di Jeddah, molti fedeli provenienti da sirycae si imbarcarono e si misero in viaggio verso il Bannoch, aumentando di molto la popolazione della città. Ciò costrinse i siry a cercare nuove terre da coltivare e nuovi spazi da abitare. Nel decimo anno furono fondate le città di Prypet e la cittadella fortificata di Lysengard, ai confini con la Foresta dei Foheri. Nella loro ricerca di nuove terre da colonizzare, i siry espropriarono a volte terre appartenute a Tribù Fynn, causando la rabbia di queste ultime. Piccoli scontri armati scoppiarono in ogni luogo del confine con la foresta dei Foheri, generando un escalation di violenza. Nelle cittadelle dei Fynn, coloro che si erano convertiti al culto di Jeddah iniziarono a essere ostracizzati e banditi dalle proprie terre per essere successivamente accolti dai siry. Questi dai racconti dei convertiti, pensarono che i Fynn fossero degli eretici e che non volessero che l'umanità si convertisse al culto del loro dio, impedendo così al genere umano di ascendere alla beatitudine eterna. I membri più fanatici e intolleranti delle comunità siryche iniziarono a convertire con la forza i Fynn vicini alle loro dimore, uccidendo chiunque avesse rifiutato il loro Dio.

In un anno, le violenze diventarono all'ordine del giorno, tanto che anche i Fynn della Spina di Corbec e quelli delle regioni orientali, andarono in aiuto ai loro fratelli occidentali, attaccando villaggi siryci e distruggendo le loro colture. Cercando di evitare la guerra tra il proprio popolo e il popolo del proprio marito e del proprio figlio, Magda Carryn ottenne un incontro tra i Foheri e Petyr. L'incontro si svolse nella foresta dei Foheri e fu un incontro aspro e astioso. I Fynn si erano risentiti dei siry, ritenendoli prepotenti e ingrati,dimentichi di chi gli aveva concesso di vivere nel Bannoch e gli aveva donato le terre ove sorgevano le proprie città. Petyr Thorne invece, considerava i Fynn sciocchi egoisti, il cui rifiuto nel credo di Jeddah avrebbe condannato per sempre l'umanità alla sofferenza. Cercando di impressionare l'Araldo e di far scemare la sua voglia di combattere,i Foheri mostrarono a Petyr i propri poteri come monito di ciò che i siry avrebbero affrontato se avessero osato indulgere nella loro politica espansionista. Purtroppo per loro, quell'atto ottenne invece l'effetto contrario: con ancora vivide le immagini dei maghi imperiali nella mente, dai poteri simili a quelli dei Foheri, Petyr e la sua guardia attaccarono i Fynn del consiglio uccidendoli dal primo all'ultimo.

Nei giorni seguenti, senza nemmeno una dichiarazione di guerra, le truppe di Caelyn invasero le regioni centrali del Bannoch, espugnando varie cittadelle ed eliminando chiunque rifiutasse di convertirsi. Al fine di mantenere le proprie terre e salvare la propria popolazione, molti capi tribù Fynn si convertirono spontaneamente al culto di Jeddah e unirono le proprie forze a quelle di Petyr. Seppur in un primo momento presi alla sprovvista, i Fynn si riorganizzarono ben presto sotto la guida di Caleb Llewelyn, capotribù dei Rakhen, Donovan Carryn, capo dei Carryn e padre di Magda, e Morkhar Megher, uno dei pochi Foheri scampati alla strage perpetuata da Petyr. Quella che per i siry si era prospettata inizialmente una facile vittoria, degnerò ben presto in una guerra durata oltre dodici anni. Entrambi i popoli erano al pieno del proprio potere: i siry potevano contare su un gran numero di uomini e sull'esperienza accumulata nella guerra civile risalente all'Impero di sirycae. I Fynn invece vantavano una tradizione bellica più antica e una migliore conoscenza della propria terra.

Nel corso degli innumerevoli scontri comparvero nuovi Foheri con i quali poteri i Fynn conquistarono importanti vittorie. Tra i siry invece apparvero i Custodi, individui con poteri simili a quelli dei Foheri ma che erano stati donati loro da Jeddah, simbolo del favore divino di cui i siry godevano. Ogni qual volta i siry riuscivano ad arrivare ai piedi della Spina di Corbec, i Fynn aggiravano le loro armate per distruggere e razziare le regioni sotto il controllo dei Fedeli di Jeddah. Nonostante l'odio e la sfiducia reciproca, la guerra causò molto dolore da ambo le parti. Non tutti erano ansiosi di combattere contro chi fino a pochi anni prima era stato amico e vicino, contro chi aveva condiviso con lui esperienze e gioie.

Distrutta dal genocidio che i due popoli a cui apparteneva commettevano nei propri confronti, Magda Carryn si sforzò ancora una volta di cercare una soluzione pacifica. Si mise in contatto con Morkhar Megher, ormai diventato la vera guida spirituale dei Fynn per giungere a una tregua. Morkhar, preoccupato che lo scontro potesse portare a una degenerazione dei Fynn, accettò di incontrare Magda ai piedi dei monti a ovest della Spina di Corbec. Li,mentre parlava con Magda, gli uomini di Petyr Thorne fecero irruzione, catturando l'anziano Fohero per poi portarlo dal proprio capo. Alla vista di Morkhar in catene, si dice che Magda pianse amaramente conscia che con quel gesto ogni speranza di pace era perduta. Dalle lacrime versate quella notte si sarebbe creato il lago delle Lacrime di Magda. Successivamente, gli storici del Bannoch, videro in quel pianto disperato lo spirito di quell'epoca, tanto da chiamare la guerra tra Fynn e siry, Guerra delle Mille Lacrime. Ad ogni modo, catturato Morkhar, Petyr ordinò a tutte le proprie truppe di avanzare verso il Pugno di Falryck, sede della tribù dei Rakhen e prima cittadella fondata dai Fynn, sperando che le forze dei propri avversari si sarebbero riunite per provare a liberare la propria guida spirituale. Le sue intuizioni furono premiate: Caleb Llewelyn e Donovan Carryn riunirono tutte le bande da guerra Fynn ancora in armi e le condussero nella cittadella dei Rakhen, pronti e decisi a vincere l'ultimo scontro della guerra o a perire per difendere la propria libertà. Lo scontro avvenne nei pressi di quella che oggi è chiamata gola del sacrificio. Per un giorno intero, Fynn e siry si affrontarono con furia e ferocia, sprigionando l'odio accumulato nel corso dei secoli. Foheri e Custodi sprigionarono i propri poteri, mentre la pesante cavalleria siryca si scontrò con i ranghicompatti dei lancieri Fynn. In disperata inferiorità numerica, i Fynn compresero ben presto che la loro unica possibilità di vittoria sarebbe stata la morte di Petyr Thorne. Così Caleb Llewelyn e Donovan Carryn si gettarono in un attacco suicida contro la guardia stessa dell'Araldo. Sia Petyr che Magda Carryn furono uccisi nello scontro, ma invece che spezzare il morale dei propri avversari, la loro morte li riempì di rabbia.

Guidati dall'appena sedicenne Jerrek Thorne, figlio di Magda e Petyr, i siry catturarono Caleb e Donovan e uccisero, seppur con costi esorbitanti in termini di vite umane, ogni Fynn rimasto a combattere. I due capitribù e Morkhar Megher furono bruciati vivi al termine della battaglia. Le cittadelle Fynn rimaste furono espugnate e il popolo ridotto a una condizione di sudditi di seconda classe simili agli schiavi. L'unica cittadella Fynn che non subì questo tragico destino fu la cittadella di Carryn. Li, Jerrek Thorne esitò nello sferrare l'attacco alla tribù di sua madre, e quando vide il proprio cugino, Ryan Carryn, di soli dodici anni, vestito per la guerra e pronto a morire, offrì ai Carryn una via di fuga dalla schiavitù. Se avessero accettato Jeddah come Dio, i siry avrebbero evitato di schiavizzarli come il resto dei Fynn e i Carryn avrebbero continuato a governare la propria terra in pace. Conscio della situazione tremenda in cui si erano trovati a versare gli altri Fynn e conscio dei doveri verso il suo popolo, Ryan Carryn accettò la proposta, passando alla storia tra i siry come Ryan lo sconfitto, mentre successivamente tra i Fynn come Ryan Cuore d'oro. Fu così che dopo ventidue anni dal loro sbarco nel Bannoch, i siry erano giunti a dominarlo completamente.

Battaglia della Gola del Sacrificio

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